PUGNI CHIUSI
2018
ruolo PETER NORMAN
di Maurizio Boschini
regia Gianni Marras
con Jacopo Trebbi
produzione Valdeb
Ci troviamo a Città del Messico, è il 16 ottobre del 1968 e l’australiano Peter Norman sta correndo la finale dei 200 metri alle Olimpiadi. Si piazza al secondo posto, tra gli atleti statunitensi di colore Tommie Smith e John Carlos, i quali lo informano che saliranno sul podio a piedi nudi con le scarpe in mano, facendo un saluto con guanti neri e pugno chiuso - il “black power salute” - per lanciare un grande segnale al mondo contro i soprusi del razzismo bianco. L’atleta australiano deve decidere se prendere le distanze da questo gesto o supportarlo: sceglie la seconda ipotesi, appuntandosi la spilla di un’associazione a favore dei diritti umani durante la premiazione. Questo gesto condizionerà tutta la sua vita: Peter Norman venne emarginato per sempre dallo sport e dalla nazionale australiana di atletica, attraversò depressione e alcolismo e si spense nel 2006 all’età di 64 anni. A trasportare la sua bara furono proprio Tommie Smith e John Carlos. Solo nel 2012 la Camera dei rappresentanti d’Australia approvò un documento per riabilitarne la figura e porgere pubblicamente le scuse ufficiali. Interpretato da Jacopo Trebbi, “Pugni chiusi” è il racconto di un uomo libero che di fronte alla storia seppe fare la scelta più coraggiosa.