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DUE FRATELLI

2014

 

ruolo LEV

 

di Fausto Paravidino

con Daniele Ronco, Jacopo Trebbi e Costanza Frola

e con la partecipazione in voce nel ruolo di "Madre" di Laura Curino

regia Riccardo Bellandi

scene Lorenzo Rota

musiche Mattia Balboni

disegno luci Federico Merula

produzione Mulino ad Arte

 

foto di scena Federico Zittino

Italia, 1998. Boris e Lev sono due fratelli che convivono in un angusto appartamento-cucina assieme ad Erika, una ragazza incontrata per caso. I tre vivono come segregati nella loro tana, emarginati da qualsiasi forma di vita sociale e solo i due fratelli mantengono un contatto con il mondo esterno grazie ad una corrispondenza con loro madre fatta di cassette vocali; cassette che Lev e Boris costellano di bugie per tenerle nascosta la loro malata quotidianità. Erika confessa all’amante Lev di non desiderarlo più e lui precipita in una indelebile sofferenza amorosa. Anziché cercare di recuperarla, Lev persevera in un atteggiamento ostile nei riguardi di Erika, trovando in questo modo l’appoggio di Boris, da sempre contrario alla loro relazione. Boris, sebbene sia il maggiore, si dimostra spesso più fragile e cela dietro alla sua compulsiva voglia di fare rispettare ai coinquilini alcune regole di convivenza, una dipendenza dal minore Lev che spesso fa ribaltare le gerarchie tra i due. I rapporti diventano di giorno in giorno più tesi, finché la situazione precipita. Lev, in un impeto di rabbia verso Erika, sfiora la tragedia ed abbandona la casa. Boris ed Erica, soli, hanno modo di scoprirsi a vicenda e fiorisce così tra loro un legame tenero e sincero che porta una ventata di dolcezza nel clima arido fino ad ora respirato. Ma il gioco d’amore dura poco, troppo poco. Lev torna a casa senza preavviso e capisce subito che durante la sua assenza la situazione gli è sfuggita di mano: l’improvvisa paura di poter perdere definitivamente la ragazza che ama e il suo unico fratello, lo fa degenerare. Comincia così la folle corsa per recuperare quella “normalità” che sembra sia crollata. Ed è il caos.

cosa mi porto nel cuore
Riccardo Bellandi, regista dello spettacolo, è stato per me un prezioso incontro. Mi ha offerto uno sguardo nuovo per fare teatro: concretezza, semplicità, velocità di pensiero. Quando con Mulino ad Arte gli abbiamo chiesto di dirigere Due fratelli sapevamo non ci avrebbe deluso. È stata la prima produzione corale (ricca scenografia, musiche originali, equipaggiamento tecnico importante) per la quale mi sono impegnato sia nell’interpretazione che nell’organizzazione/distribuzione. Con Mulino ad Arte ho acquisito quel know how fondamentale per muoversi nel mondo dello spettacolo e “Due fratelli” ne è stata una fondamentale espressione. La scomparsa prematura di Riccardo pochi giorni dopo il debutto del lavoro non può che avermi lasciato un senso di affetto e nostalgia ancora più sentito.

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©2022  -  Jacopo Trebbi

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